Curiosità

Una persona ha ricevuto una multa di 121.000€ per eccesso di velocità

Anders Wiklöf, un milionario finlandese di 76 anni (presidente fondatore di una holding che fattura oltre 350 milioni di euro), sarà tenuto a pagare la somma di €121.000 per aver superato il limite di velocità di 30 km/h. Stava guidando a 82 km/h in una zona in cui il limite consentito era di 50 km/h.

Nonostante l’ammontare considerevole della multa, questa cifra non rappresenta un record europeo. Il primato spetta invece a un uomo svedese che nel 2010 è stato sorpreso a guidare a 290 km/h in Svizzera a bordo di una Mercedes SLS AMG, per la quale è stato condannato a pagare oltre €1 milione.

In Italia, un’infrazione come quella commessa da Wiklöf sarebbe stata sanzionata con la sottrazione di tre punti dalla patente di guida e una multa che avrebbe variato tra i €168 e i €674. Tuttavia, in Finlandia l’importo delle contravvenzioni è determinato anche in base al reddito, seguendo il principio che chi ha più risorse economiche paga di più.

La polizia finlandese ha la possibilità di controllare istantaneamente il reddito del trasgressore collegandosi tramite smartphone a un database centrale dei contribuenti.

Il sistema finlandese si basa sul concetto di “multe giornaliere”: la sanzione viene calcolata in base al reddito giornaliero disponibile del trasgressore, generalmente considerato pari alla metà del suo reddito netto giornaliero. Più un automobilista supera il limite di velocità, maggiori saranno il numero di multe giornaliere che riceverà.

Oltre alla pesante multa, Wiklöf ha subito la sospensione della patente per 10 giorni a causa della sua recidiva. Infatti, era già stato multato due volte in precedenza, sempre per eccesso di velocità, pagando cifre sconcertanti: €95.000 nel 2013 e €63.680 nel 2018.

Wiklöf ha affrontato l’ennesima multa con ironia e ha dichiarato di sperare che l’importo venga utilizzato per coprire il buco di €1,5 miliardi che il governo finlandese sta cercando di coprire attraverso tagli all’assistenza sanitaria.

Ci si chiede se anche in Italia le multe dovrebbero essere calcolate in base al reddito.

Attualmente in Italia non esiste un sistema che calcola le multe in base al reddito. Tuttavia, il concetto di multe basate sul reddito è stato oggetto di discussione in diversi paesi. I sostenitori sostengono che un tale sistema promuove l’equità, garantendo che la sanzione per una violazione tenga conto della capacità finanziaria dell’infrazione. Tuttavia, gli oppositori sollevano preoccupazioni in merito alla privacy e all’abuso potenziale delle informazioni finanziarie personali.

L’introduzione di multe basate sul reddito in Italia richiederebbe una valutazione attenta e una valutazione dell’impatto potenziale. Ciò comporterebbe la creazione di un meccanismo per determinare i livelli di reddito e definire le relative fasce

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